Hospice Madonna di Fatima
progetto. hospice per cure palliative
date. 2017-2019
loc. Settimo San Pietro (Ca)
stato. in costruzione
Committente: Cooperativa OSAT a.r.l.
Concept design e progetto architettonico: Prof. Pier Francesco Cherchi e Prof. Marco Lecis (UNICA),
Arch. Mario Cubeddu (C+C04 architetti)
Progetto esecutivo e coordinamento: Arch. Mario Cubeddu (C+C04 architetti)
Gruppo di lavoro DICAAR (ricerca e concept design): Prof. Pier Francesco Cherchi e Prof. Marco Lecis (coordinamento scientifico),
Arch. Mattia Atzeni, Arch. Maria Corsini, Arch. Alessandro Mura
Team C+C04 (progetto architettonico ed esecutivo): ing. Roberta Di Simone, arch. Francesca Cogoni, Edoardo Pinna
con:
Ing. Fabrizio Napoleone (strutture)
TESIC s.r.l. (progetto esecutivo degli impianti e prevenzione incendi)
Barbara Pau (fotografie del modello
Hospice Madonna di Fatima è un centro residenziale sanitario per cure palliative. Alla base del progetto sta la volontà di scomporre percettivamente il nuovo volume in una aggregazione di volumi minori in modo da dare all’intero complesso una scala più minuta, più umana e familiare. Si è così evitato di disegnare un unico volume delle dimensioni di una grande istituzione sanitaria e si è articolato l’edificio secondo proporzioni domestiche, evocando la figura di un gruppo di piccole residenze. A questo fine il piano superiore è stato trattato in modo da far risaltare gli spazi delle stanze come accostamento di masse indipendenti. Il carattere domestico e non istituzionale è inoltre rafforzato dal disegno delle aree verdi e dal trattamento di parte delle coperture del piano più basso come tetto giardino.
L’ingresso principale è individuato all’esterno da pareti convergenti dall’andamento spezzato, e si affaccia su un ambiente passante, che divide i due nuclei principali del piano basso ed affaccia direttamente sul lato opposto dell’edificio, verso il giardino. Il nucleo di sinistra ospita gli ambulatori e l’area per la preghiera subito in prossimità dell’ingresso. L’area della morgue invece è dislocata più a margine dell’edificio, per garantire la privacy. Sempre nel nucleo sinistro dell’edificio si trova un’ampia area di servizi con accesso diretto dall’esterno separato dall’atrio principale. Il nucleo destro del piano terra ospita gli uffici per il personale e una sala per conferenze ed eventi. La sala è accessibile direttamente dall’esterno e costituisce un ambiente relativamente indipendente.
Il piano superiore dell’edificio è articolato intorno agli spazi delle stanze per gli ospiti che sono disposte secondo uno schema variato e accostate due a due. Un grande spazio dal profilo articolato funge da elemento connettivo e mette in comunicazione tutte le stanze: questo è un ambiente ampio con più affacci verso il giardino, concepito per non avere l’aspetto di un unico corridoio, ma offrire punti di vista variati. Su questo spazio affacciano anche alcuni ambienti di servizio, la guardiola e l’ufficio del direttore. Nello spazio connettivo sono previste anche due aree ricreative dedicate ai familiari dei pazienti che affacciano direttamente all’esterno verso il giardino. Le stanze aprono tutte verso il giardino che circonda l’edificio con cui sono in comunicazione diretta. La relazione con l’esterno è filtrata da uno spazio intermedio, un piccolo patio, che consente di modulare la luce e le viste, garantendo il giusto grado di privacy per i pazientie i loro accompagnatori.
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